sabato 5 aprile 2014

Webmaster

La calma piatta per quanto riguarda le novità relative al mio lavoro di webmaster. Pertanto vi racconto una storiella, strettamente in tema di questo blog. Eccola qui!

Un webmaster di successo, diventato molto ricco negli anni di duro lavoro, ha deciso di prendersi un anno sabatico e fare il giro del mondo su uno yacht di lusso preso in noleggio per questa occasione. Ovviamente gli affari, tutti i sui siti con gli sponsor che gli pagavano profumatamente per avere il traffico che lui riusciva a generare, non si potevano lasciare senza sorveglianza e pertanto si è portato con se anche i computer e per le zone isolate in mezzo oceano, dove non poteva collegarsi ad Internet, si è procurato anche un telefono satellitare di ultima generazione che garantiva la connessione in una qualsiasi parte del mondo. Costava tanto, sia il telefono che la connessione, ma i soldi per lui non erano un problema.

Partito dalla costa occidentale degli Stati Uniti verso ovest, dopo due mesi di viaggio lento, molto piacevole e rilassante, il suo umore è diventato euforico quando ha visto che il posizionamento dei suoi siti sui principali motori di ricerca è migliorato grazie alle sue ultime azioni svolte proprio da qui. Sentiva una nuova energia spirituale e la sua creatività diventava ancora più notevole. Si trovava nel mezzo dell'Oceano Pacifico quando è arrivata una tempesta tropicale che ha ribaltato il suo natante. Quando ha capito che lo yacht non riuscirà a resistere all'uragano, si è messo velocemente addosso il giubbotto di salvataggio, di quelli autogonfiabili, ed era l'ultima azione della quale si ricordava quando si è svegliato su una spiaggia di sabbia bianca, lavata dalle lunghe onde del mare. Non ci ha messo molto per scoprire che si trovava su un'isola sperduta nell'oceano.

Ha vissuto sull'isola lottando contro la fame, il clima, di notte freddo e di giorno caldissimo, ma sempre con la speranza che qualcuno finalmente riuscirà a scoprirlo e salvarlo. Dopo sei mesi la speranza diventava sempre più debole, la disperazione spesso prendeva il sopravvento e lui aveva capito che quello stato di cose si sarebbe prolungato ancora per molto tempo. Così ha deciso di costruire una capanna dove avrebbe vissuto a tempo indeterminato, garantendosi un minimo di protezione contro gli eventi metereologici. Una mattina, svegliatosi nella sua umilissima dimora, ha trovato davanti a se una bellissima donna, bionda ed abbronzatissima.

La donna gli ha spiegato che anche lei era una naufraga e che viveva dall'altra parte dell'isola. Ci hanno messo 2 ore per raggiungere la capanna che lei aveva costruito. Ma che capanna! Non fatta dai rami e dalle foglie di palma come la sua, ma costruita con i profili metallici e rivestita con panelli di plastica. E dentro c'era di tutto: un frigo, una cucina a gas, un tavolo con le sedie e tutti gli attrezzi di cucina. Nella camera da letto c'era un vero letto con il materasso, un armadio e dietro la baracca c'era anche un generatore diesel che produceva l'energia elettrica. Le ha spiegato che è riuscita a recuperare tutte queste cose dalla nave sulla quale si trovava e che era affondata quasi due anni prima.

Lui, meravigliato di questo miracolo improvviso, si è lavato (si c'era anche l'acqua a sufficienza per farsi una doccia), ha mangiato il cibo dalla ricca scorta della donna e si è fatto una dormitina sull'amaca sotto la palma. Quando si è svegliato, la donna stava davanti a lui, completamente svestita e gli disse:
- Adesso avrai quello che sognavi nei sei mesi passati da solo su quest'isola.
Lui, tutto eccitato:
- Ma dai – non ci credo! Hai anche una connessione a Internet?